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Scambio di Coppia

W end d autunno


di Familiarecp
27.10.2024    |    49    |    0 6.0
"Il barman cerca di mantenere la professionalità, ma il suo sguardo tradisce il suo coinvolgimento..."
È finalmente arrivato il weekend che aspettavamo da tempo. Lontani da casa, in una città che non conosciamo, siamo soli io e te. L’autunno ci avvolge con la sua atmosfera intima e suggestiva. Siamo in hotel, pronti per la serata, e mi vedi solo quando sono già pronta: indosso un lungo spolverino nero Il mistero di cosa ci sia sotto è solo per te.
L’ambiente è elegante e raffinato, frequentato da professionisti e donne affascinanti, tutti impeccabilmente vestiti. I tavoli, distanziati l’uno dall’altro, offrono un’intimità che si sposa perfettamente con la musica soffusa e le luci calde.
Il cameriere ci accompagna al nostro tavolo. Quando mi sfila il cappottinob. Il suo sguardo indugia un attimo di troppo. Non può fare a meno di notare il mio vestito nero, aderente, che scivola delicatamente lungo il mio corpo. La scollatura generosa e il pizzo delle calze autoreggenti che si intravede ogni volta che accavallo le gambe, catturano il suo sguardo. Il seno libero sotto il tessuto e i décolleté con tacco alto completano il quadro. Mi sento osservata, ma questo gioco mi diverte. So che anche tu lo percepisci.
La cena scorre veloce, un tripudio di crudi e bollicine, ma il tavolo sembra tenerti troppo lontano da me. Il nostro contatto è ridotto al minimo, solo la punta della mia scarpa sfiora le tue gambe, eppure so che sei eccitato: lo vedo nei tuoi occhi e nel tuo corpo. Anche il cameriere non riesce a evitare di seguire ogni mio movimento con lo sguardo.
Dopo cena, ci spostiamo al bancone del bar. Finalmente posso starti vicino. Sento la tua mano scivolare sulla mia scollatura, spingendo il tessuto ancora più giù. Il barman, che ci serve i cocktail, osserva la scena con occhi che tradiscono un desiderio crescente. Prima ti cerca con lo sguardo, poi si concentra su di me, sulle mie labbra e sul mio décolleté. Non riesce a nascondere la sua eccitazione. E noi ci lasciamo guardare, godendo di quel momento di esibizionismo condiviso.
Le tue mani esplorano il mio corpo con più libertà, e io allargo le gambe, invitandoti a continuare. Mi tocchi dove sai che non posso resistere, e il piacere mi pervade. Il barman cerca di mantenere la professionalità, ma il suo sguardo tradisce il suo coinvolgimento. La sua presenza amplifica il nostro desiderio, e insisti, continuando a toccarmi finché il piacere è evidente sul mio viso.
Decidiamo di andare via, ma non prima di aver fatto capire al barman che il gioco non è finito. Lui ci segue mentre ci avviamo verso l’uscita. Il nostro hotel è proprio accanto, e una volta entrati nell’ascensore, l’atmosfera diventa ancora più carica di tensione.
Mi avvicino a te, ti bacio, ti sussurro all’orecchio che ho voglia di te, ho voglia di te dentro di me. Sciolgo il nodo del mio vestito dietro al collo, e in un attimo tutto il vestito scivola giù. Il reggiseno non lo avevo, i miei seni sono nudi. Ma lo sapevi, e lo sapeva anche lui, che ci ha servito al bancone del bar, e che conosceva perfettamente il segno bianco del costume sul mio seno, che è stato durante la serata più fuori che dentro. Resto in perizoma, trasparente e con il pizzo ai bordi. E i miei tacchi preferiti. Allora mi giro, mani sullo specchio, tu dietro, e in un attimo sei entrato dentro di me. Non riesco a restare in silenzio e tu lo sai, il tuo pisello è fatto apposta per me. Entra perfettamente ed io lo sento tutto, entrare ed uscire. Al sentire il mio piacere il barman ci osserva, il desiderio ormai evidente anche nel suo respiro. Vedo il barman nello specchio, il suo viso contorto dal piacere mentre si tocca sempre più velocemente. Voleva che fossi io a occuparmene,lo guardo dallo specchio, guardo la sua mano come si muove forte. Così mi giro un po’ verso di lui, tu sempre dentro di me. Prima guardo te, cerco il tuo assenso. E allora mi rivolgo a lui, mi abbasso, mi avvicino con la lingua. Il suo volto è cambiato, mai così eccitato in tutta la serata. Probabilmente non gli era mai capitato qualcosa di simile. Lo guardo, e poi lo sfioro con alcune dita. Con la lingua faccio un giro intorno al glande, che si inumidisce subito.
Gli tolgo la mano, uso la mia per masturbarlo. Mentre tu continui a scoparmi forte mi riavvicino con la bocca al suo pisello, voglio farlo venire io.
Lui si appoggia alla parete dell’ascensore per farmi avvicinare, lo prendo in bocca, mi aiuto con la mano.
Tu, nel frattempo, inizi a toccarti. Sai quanto mi piace essere guardata, e so che a te piace osservare. Continuo, mi accompagno con la mano, iniziando a succhiare piano, poi più velocemente, finché sento che è pronto a venire. Rallento con una mano, lo invito a toccarsi mentre continuo a darti piacere. Lo sento muoversi, la sua mano accelera, il suono della sua eccitazione riempie lo spazio ristretto dell’ascensore.
In pochi secondi lui geme, ed il suo sperma inizia ad uscire piano, poi sempre di più. Un po’ sulle mie guance un po’ sulla mia lingua, e riempie la mia bocca di sborra calda.
Io osservo la scena estasiato e eccitato.nel contempo, la voluttuosa sborrata del barman che ha sapientemente sukkiato sotto i miei okki mentre ti scopavo hanno conferito al mio uccello uno stato marmoreo, il glande rosso e duro pulsava desideroso della tua lingua avvolgente mentre le labbra della tua fighetta turgide lasciavano gocciolare piccole quantita di sperma che il nostro amico timidamente accarezzava mentre le sue dita proseguivano copiose a darti piacere.
Le porte dell ascensore si aprirono lasciando di stucco una coppia che al nostro piano aspettava di poter raggiungere il bar della hall purtroppo privo del barman che sotto i loro okki ancora beneficiava della tua lingua ke avida gli ripuliva il capocchione appena esploso di caldo e cremoso piacere.
Mi afferrasti la verga come quando si prende un bambino x il braccio conducendomi fuori dall ascensore sensa tralasciare le pulizie dei residui di sperma dall asta del nostro complice lasciando spazio alla coppia per poter scendere che ci scruto come a farci una radiografia mentre occupava l ascensore al nostro posto...
Lungo il corridoio ci conducesti tenendo i nostri uccelli tra le mani fino alla nostra camera mentre le mostre mani accarezzavano copiosamente ogni cm del tuo corpo, eravamo tutti e tre eccitatissimi avendo capito che il gioco stava continuando in maniera serena e naturale regalandoci momenti di goduria unica mentale oltre ke fisica.
Aprii frettolosamente la porta e non appena dentro mi sedetti al bordo del letto con il mio cazzo in tiro cingendoti i fianki e girangoti su di me con le natiche mentre le mani salirono a tenerti il seno stringendoti i capezzoli mentre la tua bocca calda si apprestava ad accogliere la mazza semi turgida del nostro maiale aggiunto ke spesso ai tuoi colpi di lingua lasciava fuoriuscire rantoli di piacere che rompevano il silenzio della sranza in penombra.
Il mio cazzone duro aiutato dalla tua sborra calda ke le tue labbra bollenti facevano fuoriuscire si ando a posizionare sul tuo meraviglioso orifizio anale e tu con un sapiente colpetto di natike lo facesti entrare pian piano fino in fondo lasciando toccare le kiappe sui miei coglioni cariki di sperma pronto a fuoriuscire mentre il tuo viso regalava smorfie di dolore misto a godimento al barman che intanto aveva ripreso vigore.
Intravedevo il suo cazzo lavorato dalle tue mani e dalla tua bocca scivolarti tra le labbra per fuoriusxire insalivato e sempre piu duro dopo poco mentre la tua mano massaggiava abile i coglioni sottostanti.
Mi spingesti all indietro sul letto con la skiena avendo cura ti tenere la mia mazza ben piantata al culo e in un attimo mi ritrovai disteso nel tuo culo con te ke divaricando le gambe offrivi la tua figa al cazzo appena indurito del nostro amico.
Si abbasso e prese a leccarti la passera, ogni tanto sentivo la sua lingua umida sfiorare l asta del mio uccello conficcato nel tuo orifizio anale prima di liberarsi copiosa tra le labbra della tua fregna ke continuava a rilasciare generose quantita di liquido vaginale.
Eravamo tutti e tre molto eccitati e curiosi del prosieguo, ti girasti con il volto per offrirmi la tua limgua da sukkiare mentre il mio cazzo ti pulsava dentro, e in quel momento le braccia del nostro amico si piantarono ai lati della mia testa mentre il suo manganello si fece strada dentro di te, lo sentii scorrere adiacente al mio, separato da quel sottile strato di tessuti e carne che separano i tuoi due saporiti orifizi, spingeva e tu gemevi con due bei cazzoni pulsanti dentro di te pronti a spruzzarti caldo seme da ripulire farcemdoti tutta.
Le corse dei due membri si alternavano dilatando a turno i due buki prima l uno poi l altro eri pronta a venire anke tu me ne accorgevo da come respiravi e mentre esplodesti sulle nostre verghe di caldo piacere le tue mani si tenevano alle mie braccia alternativamente a cingere il nostro amico per portarlo verso di te esortando a spingere il ruo randello piu in profondita nella tua sorca.
Venimmo quasi insieme tutti e due riempiendoti di calda sborra cremosa, il rumore dei nostri cazzi che uscivano da te ne erano la conferma.
Ci girasti uno accanto all altro cazzi all aria e abbassandoti davanti a noi prendesti a ripulire i nostri corpi da ogni piu piccola traccia di sperma lasciando scivolare la tua avida bocca dall alto delle nostre capokkie fin giu alle palle ornai vuote e rilassate.
A questo punto il nostro amico dopo averti regalato ben due sborrate per non abbaandonare il suo ruolo esclamo
...beviamo qualcosa? Continua....
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